lunedì 8 agosto 2011

La moda dell'educazione dei cani

Il primo cane della mia famiglia è arrivato che io avevo 10 anni, oggi ne ho 27... fate voi il conto del tempo che ho passato con questa splendida specie. Casper alano nero di quasi 90cm al garrese e circa 80kg di peso è stato, come dicevo, il nostro primo cane ed effettivamente qualche problema comportamentale, analizzandolo oggi, dovuto all'educazione sbagliata sicuramente c'era. Casper ascoltava e ubbidiva principalmente solo a mio padre e anche a lui alle volte non dava retta, era perfetto al guinzaglio e durante la passeggiata, ma quando lo portavamo in montagna poteva scappare facilmente, poi essendo un alano era tranquillo ed equilibrato per natura quindi anche noi, padroni inesperti, siamo comunque riusciti a gestirlo. Sono poi arrivati Ten e Lamù, sempre alani, a cui è stata impartita un'educazione un po' diversa e migliore, fino ad arrivare alla banda Laika, Pacio, Tea e Lola (in ordine di comparsa). Laika è il mio primo cane, ma avendo imparato dagli errori fatti con i cani di famiglia, quando ho dovuto educarla non ho avuto troppi problemi e lei è portata ad esempio dal nostro veterinario per gli altri perchè è equilibrata, educata, ma ancora cane e non soldato. Sono orgogliosa?! Si, molto, perchè quando mi è stata regalata la mia cucciola ero terrorizzata all'idea di farne un cane ingestibile per incompetenza mia, anche perchè si è visto subito che era molto intelligente e piuttosto furbetta anche, così alla prima visita dal veterinario mi sono lasciata consigliare, avendo fiducia in lui dato che è un comportamentista. Gli ho esposto i miei dubbi e lui molto semplicemente mi ha spiegato che soprattutto perchè è un cane intelligente ci vuole coerenza e fermezza... Insomma Laika è cresciuta benissimo, ora sono alle prese con l'educazione di Lola che è un cane un po' più difficile della laika e che non è il mio, quindi non posso fare tutto quello che voglio ma con me noto i comportamenti diversi rispetto agli altri membri della famiglia. Tutto questo preambolo per arrivare a parlare di che cosa? L'educazione del cane... Oggi è un business ci sono i vari Caesar Millan e altri, le varie pubblicazioni e perfino i calendari di cani che spiegano come educare il cane e la gente si beve tutto questo pensando che sia oro colato. Questa cosa, oltre al fatto di farmi riflettere su dei macroargomenti a cui magari accennerò, mi fa anche piuttosto senso perchè per educare un cane alle regole base della convivenza civile, non ci vuole una laurea e non ci vogliono nemmeno dei superpoteri e non servono nemmeno troppi maestri di vita, che spesso e volentieri applicano la loro filosofia con i paraocchi e oltretutto impongono la loro come la verità assoluta quando magari i primi a sbagliare sono loro. Nell'educazione del cane per ogni comando ci sono tantissime scuole di pensiero, questo cosa significa? Che ogni persona che ne ha avuto l'opportunità ha tentato di farsi riconoscere come "esperto autorevole" in materia e ha detto la sua, quindi si leggono cose del tipo: mai sgrdare il cane chiamandolo per nome, assocerebbe il nome alla sgridata... mai dire no, è una parola che i cani non capiscono... E altre diavolerie del genere, fino ad arrivare alla produzione di merchandising di "marca" tale per cui puoi arrivare a comprare il collare ideato da... che sicuramente ti garantirà l'educazione migliore del tuo cane durante la passeggiata. E il povero padrone inesperto magari si guarda tutte le puntate in televisione, legge tutti i libri, s'incunea in un meccanismo ansioso del: "cosa devo fare se il mio cane..." quando in realtà il messaggio che dovrebbe passare è un altro: educare un cane è un compito che richiede umiltà, coerenza, amore, comprensione e fiducia (lo dice meglio di me una allevatrice nel blog che tiene: ti presento il cane) che poco ha a che fare con tecniche, rumori o gesti precostituiti. Ogni persona deve arrivare ad utilizzare i gesti che gli sono più consoni, perchè dire "terra" va bene e "giù" no?! Il cane tanto capirà il suono della parola, non la parola stessa, e imparerà ad associare il comportamento che tiene il padrone, il tono della voce, il suono della parola pronunciata a quello che deve fare. Un esempio: Laika ha, all'ultimo censimento, almeno una trentina di soprannomi, tutti creati ed usati da me, secondo alcune teorie io avrei confuso il mio cane a darle tutti questi nomi, perchè i cani non sanno riconoscere la differenza... La realtà invece è che Laika ha imparato a riconoscere tutti i suoi soprannomi, ha imparato a capire che quando la chiamo con un soprannome è un momento di tenerezza o di svago e non è un ordine, quando invece uso Laika sa benissimo che deve ubbidire subito. Questo perchè, E NON LO FACCIO VOLONTARIAMENTE, quando uso un soprannome è davvero un momento di svago o tenerezza quindi cambia il tono, cambia il comportamento, lo sguardo, la mimica del viso, tutti segnali che un cane è geneticamente portato a capire, e così accade quando invece uso il suo nome ufficiale... Però si continuano a tirare fuori teorie su teorie... Per confondere cani e padroni. Tutto questo perchè ci sono persone che NON dovrebbero avere un cane e che quando ce l'hanno sono assolutamente incapaci di crescerlo (perchè l'addestramento è un'altra cosa) ed educarlo al vivere civile e quindi qualcuno ha intravisto il business e ha pensato bene che poteva essere un'ottima occasione per far girare un po' di soldi.
Un abbraccio

2 commenti:

  1. Hai ragione,quando ancora avevo il mio un giorno nell' area cani dove lo portavo per farlo muovere un poco in tranquillità perchè era molto anziano è venuta una pseudo psicologadestratrice canina che cercava di fare qualche affare con i vari proprietari di cani, sono stata un poco a osservarla e posso garantirti che di cani non capiva niente,faceva solo danni tanto che due di loro hanno rischiato di fasi male,e purtroppo ci sono tanti così.Anche il mio aveva tanti nomignoli,era buonissimo e quando combinava qualche guaio era difficile sgridarlo perche faceva certi occhioni che inteneriva,ma comunque ascoltava ed era bravo perchè un rottweiler lo fermi solo con la voce vista la forza che ha.Ciao e una coccola a Laika da parte di zia Morgana

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  2. No Laika è stata tirata su, si viziata, ma anche in maniera piuttosto severa, ho cercato di non farmi mai intenerire dai suoi occhioni, anche se è sempre stato piuttosto difficile. Poi ci sono state volte che mi faceva morire dal ridere per le espressioni che faceva, più che ispirarmi tenerezza, e lì mantenere un comportamento severo e una mimica del viso che le facesse capire che non ero contenta del suo comportamento era davvero difficile! :)
    Ciao Morgana
    E Laika come sempre ringrazia della coccola! :)
    Pam

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